Project Description
“Sto seduto sulle spalle di un uomo, togliendogli il respiro e
costringendolo a portarmi e tuttavia assicuro a me stesso e agli altri
che mi dispiace per lui e che desidero alleggerire il suo fardello in
tutti i modi possibili, tranne quello di scendere dalle sue spalle”. Lo
diceva Tolstoi ed è un’immagine che si adatta benissimo al culto
dell’automobile.
Come evidenziato dal sito bikeitalia, 12 studi realizzati in diversi
paesi (Usa, Nuova Zelanda, Austria, Germania, Canada, Inghilterra,
Australia e Irlanda) dimostrano come la sostituzione di parcheggi con
piste ciclabili, contrariamente a molte previsioni dei commercianti,
abbia ricadute benefiche sulle vendite.
Dopo la costruzione di una pista ciclabile a Seattle e la conseguente
cancellazione di 12 posti auto, l’indice di vendite sulla strada
interessata si è impennato, soprattutto se paragonato con gli altri
negozi del circondario.
A Toronto solamente il 10 % dei clienti utilizzano l’auto per fare
acquisti e coloro che arrivano a piedi e in bicicletta spendono più
denaro su base mensile.
Diversi studi, tra cui quello di un gruppo di ricercatori britannici,
conferma quanto sia eccessiva la fiducia nella ricaduta benefica
derivante dalla vicinanza di parcheggi sulle vendite. Dalla loro
indagine emerge che i venditori tendono a sopravvalutare l’uso fatto
dell’automobile: i negozianti di Bristol pensavano che il 41% dei loro
clienti arrivasse in auto, mentre questo era vero solamente per il 22%.
Ritenevano, inoltre, che solamente il 6% si spostasse in bici contro un
dato reale del 10%.
Sergio Dalmasso
(Fonte: La Guida)