Mal di schiena, che fare?

Secondo alcune ricerche epidemiologiche, la banale “lombaggine” è la patologia più frequente del mondo civilizzato, comporta un tasso di invalidità temporanea elevatissimo, impone all’individuo una scadente qualità di vita e alla società gli ingenti costi della mancata resa lavorativa.

Ma la condanna di “mal di schiena a vita” è tranquillamente aggirabile: molto spesso i semplici accorgimenti di stretching sono risolutivi(https://www.youtube.com/watchv=gGCI3A6GLCA&feature=youtu.be https://www.youtube.com/watchv=3QJL5HYGipk&feature=youtu.be ), ancor di più se abbinati all’utilizzo di revulsivi cutanei (https://www.youtube.com/watch?v=A1EFLj_kSxk)

E’ vero, grazie a questi strumenti l’organismo non “impara” nulla, non modifica cioè la propria attitudine a auto-produrre il dolore ortopedico; ma può uscirne indenne…

Quando i citati strumenti siano insufficienti, occorre un approccio posturale di più ampio respiro che insegni all’organismo un diverso bilanciamento; perlopiù è necessario un lavoro individuale mirato, ma a titolo introduttivo si può visionare https://www.youtube.com/watch?v=FFwGqI0sU_Q dove si parla di problemi non solo ortopedici.

Nel campo del riequilibrio posturale la costanza dell’esercizio ha dimostrato di offrire una risposta favorevole in una percentuale elevatissima di casi.