Il nostro augurio per il 2021 è che si cammini tanto, che si percorrano sentieri che in auto in aereo in treno non si raggiungerebbero. È prendersi del tempo per scoprire, e utilizzare le proprie forze per raggiungere luoghi che ci interessano.
Crediamo che il camminare sarà un’ottima terapia per uscire da questo anno casalingo, privato di incontri, relazioni, costellato di conti in banca che hanno tremato – e più si procede più tremano -, un anno in cui abbiamo imparato che cosa sono i virus, come si usano le mascherine, il lavaggio delle mani, la distanza fisica (anche se ci veniva proposta come “distanza sociale”, che speriamo vivamente non avverrà).
Ecco, ripercorrendo quanto sopra, pensiamo che camminare potrà davvero compensare molto ciò che è stata “l’immobilità” – e soprattutto la “pericolosità” – che ha contrassegnato il 2020.
Camminare per recuperare e riattivare le proprie forze, per vedere altro, per allenarsi ad un respiro adeguato e a pieni polmoni laddove si può. Camminare per “andare usando le proprie forze” in luoghi piacevoli vicini a noi, adiacenti a noi, camminare per incontrare altri e salutarli, come uno di quei momenti in cui il tuo cammino si incrocia anche per un solo momento con quello di qualcun altro.
Camminare per “uscire”… uscire da ciò che ci confina. Camminare per “prendersi cura”.