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Patrick Pichette, 52 anni, vicepresidente Google, si è dimesso. E fin qui niente di strano, i manager passano spesso da un posto di prestigio all’altro, ma nel caso di Pichette la scelta è stata più drastica. Come ha dichiarato lui stesso: “Tutto è iniziato lo scorso autunno, in un’alba di settembre, dopo una nottata di arrampicata, contemplando il sorgere del sole dal monte Kilimanjaro, in Africa, mia moglie Tamar e io non stavamo solo godendoci il momento e tutto ciò che l’Africa aveva da offrirci. ‘Hey, perché non continuiamo a farlo?’, ha chiesto mia moglie. ‘Esploriamo l’Africa e dopo puntiamo a Est verso l’India. Poi continueremo a procedere: l’Himalaya, l’Everest, Bali, la Grande barriera corallina, l’Antartico’. Ricordo di aver fornito a Tamar la tipica risposta prudente: mi piacerebbe andare ma dobbiamo rientrare. Non è ancora il momento, c’è troppo da fare a Google, la mia carriera e così tanta gente che si fida di me”. Ma la pesantissima domanda era ormai sul tavolo: “Quindi, quando sarà il momento? Il nostro momento, il mio momento?”, ha chiesto la moglie.
“La verità” ha aggiunto Pichette “è che non trovo una buona ragione per dirle che dovremmo aspettare ancora un po’ prima di recuperare i nostri zaini e tornare sulla strada, credo di essere a un punto in cui non devo più pormi scelte fra famiglia e lavoro. Cosa di cui sono grato. Carpe diem.
Zaino in spalla con mia moglie, ho scelto di fronte a un tramonto africano”.
(Fonte: cacaonline)